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Basta uno specchio per rendere un po' più rovescio uno scatto nato dritto. E basta un altro occhio per raccontare di blu una storia incolore. Nulla è scritto, nulla è fotografato. Tutto è letto, tutto resta impresso. Benvenuti.

lunedì 14 novembre 2011

La corsa

In cerca di un luogo in cui andare per riposare i propri pensieri, un bambino corre. Le prospettive di ciò che gli sta intorno, inducono al rigore, all’azzeramento di sogni, al conformismo silenzioso; persino la natura, con le strane forme degli alberi, indica un percorso opposto a quello scelto dall’istinto del protagonista.

Ma che cosa rappresenteranno mai, questi orizzonti di fuga, verso cui il bambino, noi da bambini, o anche noi adesso, stiamo correndo... Inseguiamo un sogno, ci impegniamo per un ideale, o semplicemente abbiamo deciso di compiere il nostro dovere di essere umani cercando di perdere il fiato in una folle corsa?

E ancora, quella linea d’ombra che demarca la luce dal buio, cosa vorrà dire; il lampione, l’austerità degli archi e delle architetture, il senso del silenzio interrotto solo dal fiatone del bambino, dal rintocco dei nostri pensieri...

Alte domande, verosimilmente portano ad alti errori, ha scritto una volta, qualcuno.

Eppure correre, insensatamente, verso la propria morte, porta poco di buono, mi sembra.

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